E' con enorme piacere che vi presento questo nuovo progetto legato alla nostra amata serie Lost. Opera chiave del primo decennio degli anni duemila, il serial creato da J.J. Abrams e Damon Lindelof (ed in seguito, con il supporto magistrale di Carlton Cuse) è come ben saprete un prodotto di qualità straordinaria e di incredibile profondità contenutistica. Perciò, inserendosi in un vuoto presente nella sterminata lista di siti e blog dedicati alla serie, lo scopo di LOST Essays è quello di fornire a intervalli più o meno regolari una serie di saggi di carattere filosofico, scientifico e semiotico con l'intento di far luce su tutti i meccanismi narrativi che regolano questa perfetta produzione.
Detto questo, e sperando che gli intenti iniziali siano più chiari con il passare dei posts è bene fare due precisazioni:
1) Chi è interessato solo agli spoilers o alle news generiche su Lost, farebbe bene a direzionare il proprio sguardo verso gli ottimi Lost Discovery e Push The Button o, per chi mastica l'inglese, l'ottimo e aggiornatissimo Dark Ufo. Il nostro blog, di contro, punta "solo" all'approfondimento di alcuni determinati aspetti dello show di Lindelof & Cuse.
2) LOST Essays è aperto ai contributi di chiunque voglia partecipare. Se avete idee o avete voglia di approfondire qualcosa in particolare non esitate a contattarmi.
Dopo questa noiosa presentazione vi lascio alla lettura dei primi due contributi: Lost e i fumetti, che inaugura la serie di saggi dedicati all'intertestualità in Lost, e Mircea Eliade sull'isola sacra, che analizza, a partire dagli studi del noto teorico, la fondamentale matrice sacra che regola sin dalle origini le avventure di Locke e compagni.
Prossimamente: Stephen King in Lost: dalla Torre Nera ad IT; Il cinema di Lost.
Andrea Belcastro
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